A cura di Eliana Diana
Il desiderio di una bambina, espresso in un tema scolastico in seconda media, che grazie all’intuizione della sua docente, è stato sottoposto all’attenzione del Sindaco del paese: comincia così la storia di Maria Zagaria, diciassettenne di Casal di Principe. Vogliamo raccontare anche noi di FactNews come sia stato possibile non solo esaudire il desiderio di una bambina ma che addirittura la stessa ricevesse una onorificenza dal Presidente della Repubblica. Maria chiede al Sindaco, in questa lettera, un compito in classe, di avere una biblioteca comunale nel paese in cui vive: un luogo in cui incontrare altri ragazzi, studiare insieme, confrontarsi sulla lettura, di aggregazione e che allo stesso tempo faccia cultura.
L’impatto mediatico della vicenda di Maria Zagaria è arrivato al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha voluto la sua nomina ad Alfiere della Repubblica.
Oggi Maria è anche socia volontaria iscritta all’associazione CasaleLab al fine di continuare ad esprimere il suo attivismo attraverso il volontariato;
Abbiamo chiesto a lei di svelarci qualche curiosità in più sulla vicenda che l’ha vista protagonista:
Maria, ciao, raccontaci un po’ di te, cosa fai nella vita?
Ciao a tutti, e grazie a voi di CasaleLab per avermi accolta e per pormi ora queste domande a cui sono lieta di rispondere. Nella vita sono una studentessa come tante, frequento attualmente il quarto anno dell’indirizzo scientifico al Liceo Segrè di San Cipriano d’Aversa, e le mie giornate vertono soprattutto attorno alla mia carriera scolastica. Quando non studio mi piace tenermi occupata leggendo, ovviamente, scrivendo e anche guardando film e serie tv. Sono impegnata in due associazioni, tra cui l’ANARI, ovvero l’Associazione Nazionale Alfieri della Repubblica Italiana, dove ho avuto la possibilità di crescere sotto diversi aspetti, e mi piacerebbe molto entrare a far parte di altre, quando avrò più tempo a mia disposizione.
Come hai incontrato il Sindaco Natale e in che modo ha avuto inizio la tua “storia”?
Ho incontrato per la prima volta il Sindaco Natale nella mia scuola media, l’istituto Dante Alighieri di Casal di Principe, quando frequentavo il secondo anno. La mia storia inizia proprio in quel periodo, quando la mia professoressa di Italiano, Irene Corvino, disse alla classe di scrivere una lettera come esercitazione. Potevamo scrivere a chi volevamo, anche al Sindaco, e io scelsi proprio lui come destinatario della mia lettera. In essa chiesi di far aprire una biblioteca, poiché fino a quel momento il paese non ne disponeva. Andammo a spedire le diverse lettere, arrivarono al Comune e anche la mia fu letta. Il Sindaco venne appunto nella mia scuola per vedermi e comunicarmi che aveva deciso di accogliere la mia richiesta. Nell’aprile del 2018, dopo circa un anno, la biblioteca fu aperta nella Sala Consiliare del Comune. Quel giorno ero felicissima, non riuscivo a non pensare a quanto fossero belli i libri disposti in ordine di colore sugli scaffali ma, soprattutto, a quanto fosse accogliente l’atmosfera, data dalle tante persone che vennero ad assistere.
Ti aspettavi che la tua richiesta potesse avere questo impatto mediatico? In questo caso, pensi sia stato positivo?
No, non me lo aspettavo per niente. Non perché non era meritevole di attenzione, anzi, ma perché ho sempre creduto di non aver fatto niente di speciale. Crescendo ho poi compreso quanto una biblioteca significhi per un paese colpito da fenomeni avversi e infamanti e quanto l’occhio mediatico dovesse posarsi su di esso per qualcosa di buono invece. Sono contenta di essere riuscita, forse inconsapevolmente, a riscattare il nome di Casal di Principe. Se lo merita, soprattutto per i nostri compaesani.
Raccontaci dell’esperienza al Quirinale, come sei diventata Alfiere delle Repubblica?
Sono diventata Alfiere della Repubblica nel 2019, ma l’ho saputo solo nell’aprile 2020, in piena pandemia. Come non lo so, perché per diventare Alfiere c’è bisogno che qualcuno mandi la tua candidatura al Quirinale ma ho quasi la certezza che sia stato proprio il Sindaco Natale, con l’assessore Marisa Diana, a inviarla.
Sapevo chi fossero gli alfieri perché mi ero imbattuta in un articolo che ne parlava tempo addietro e avevo pensato che fossero ragazzi straordinari, ma mai avrei immaginato che un giorno ne sarei diventato uno. È stato un onore grandissimo ma, più che come un punto di arrivo, lo vedo come punto di partenza per fare tante altre cose.
Come hai conosciuto CasaleLab?
Ho conosciuto CasaleLab sui social, e ho seguito alcune vostre attività proprio attraverso essi. Poi Gianluca Natale ha avuto la gentilezza di invitarmi ad un vostro evento svoltosi al Comune, ovvero la presentazione del libro “Oltre la Camorra: una storia di resistenza” di Tina Cioffo e Alessandra Tommasino, e in quell’occasione gli ho chiesto se potessi entrare a far parte dell’associazione. Con grande piacere ho scoperto che aveva proprio intenzione di chiedermelo, quindi, eccomi qui.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
I miei progetti futuri sono innanzitutto di concludere le superiori e diplomarmi, successivamente ho intenzione di andare fuori regione per frequentare l’università di Giurisprudenza o Scienze Politiche e poi chissà, tornare a casa magari. Non ho ancora le idee chiarissime su cosa farò, ma qualsiasi scelta prenderò, so che mi porterà dove sarà giusto.
Ti ringraziamo per la tua disponibilità, ti auguriamo di poter crescere con noi attraverso l’attività di volontariato.