A cura di Tonia Serra
Fotografie di Mariano De Angelis
Il castello di Rupecanina sorge su un colle tra i comuni di Sant’Angelo d’Alife e Raviscanina. Per la sua posizione geografica, il castello ha sempre rivestito un’importanza strategica per la difesa della pianura alifana e per i traffici che si articolavano tra Roma e Benevento. L’origine del castello risale all’epoca normanna ma, nel corso dei secoli, ha subito diverse modifiche. Oggi, il mastio rappresenta l’unico elemento che ha resistito nel tempo. Questa torre, di forma quadrangolare, presenta tre piani: una stanza di accesso al ponte levatoio; l’abitazione del signore; e, in fondo, una cisterna d’acqua molto profonda. Ai piedi del mastio, inoltre, è stato rinvenuto un piccolo oratorio con altare. L’ampio cortile intorno alla torre ospitava gli edifici signorili ed una piccola cappella dedicata a Santa Lucia con all’interno conservati degli affreschi bizantini. La cappella, le abitazioni ed il mastio erano protetti dalla cinta fortificata avente forma trapezoidale, che rappresentava un’ulteriore protezione rispetto a quella che avvolgeva l’intero borgo. La cinta muraria esterna era alta circa 7 metri e rinforzata da 5 bastioni distanti 100 metri l’uno dall’altro. Chiuso così da robuste mura intervallate da torri, il complesso difensivo si trasformò in un poderoso castello, il più forte della zona, dove probabilmente ebbero stabile dimora i Castaldi longobardi e poi, in epoca normanna, i conti di Alife.
Le foto: https://casalelab.it/gallery/album/castello-di-rupecanina-ce
Bibliografia
De Angelis, M. (2020). Documentare fotografando. Architetture spesso “dimenticate” in Terra di Lavoro.
Napoli: la scuola di Pitagora editrice