Foto: https://casalelab.it/gallery/album/castel-morrone
Sulla sommità di monte Castello, nella località di Castel Morrone, sorgono i resti di un castello normanno che, nato a scopo difensivo, sovrasta tutto il territorio circostante. Le prime notizie certe di un insediamento militare sul colle risalgono al Catalogus Baronum, documento stilato per ordine forse di Ruggero (1150 ca) in funzione di censimento delle forze militari del neonato stato unitario normanno meridionale. È da ritenersi che già nell’849, Morrone avesse un proprio fortilizio e che la mano normanna abbia solo ingrandito e rimaneggiato l’impianto esistente. L’edificio difensivo si ergeva sul luogo più strategico dell’area e divenne presto simbolo dell’oppressore feudale con le sue alte torri merlate. Nella seconda metà del Duecento, ospite d’onore è stata la cugina di Carlo I d’Angiò, che dimorò nel castello per un lungo periodo. Oggi, del bastione, rimangono le pietre calcaree della cinta muraria, della torre principale a pianta quadrata e di alcuni edifici più piccoli, probabilmente delle case che facevano parte della fortezza. Il castello, d’altra parte, mostra ancora oggi la tipologia peculiare dell’età normanna: un possente mastro poligonale, a pianta irregolare, fondato sul calcare emergente della sommità naturale più elevata.
Testo a cura di Felicia Di Girolamo
Fotografie di Mariano De Angelis
Bibliografia
De Angelis, M. (2020). Documentare fotografando. Architetture spesso “dimenticate” in Terra di Lavoro.
Napoli: la scuola di Pitagora editrice