di Eliana Diana
Abbiamo intervistato il primo cittadino del comune di Casal di Principe a rischio “zona rossa”, per osservare l’epidemia dal suo punto di vista non solo in quanto Sindaco e medico ma anche come paziente guarito dal Covid-19.
Tra le tante battaglie che si è ritrovato ad affrontare, da quella in prima linea contro la criminalità a quella contro i pregiudizi dallo slogan “casalesi è il nome di un popolo”, la più recente è quella contro il Coronavirus.
Sindaco, la sua quarantena è durata 50 giorni, come li ha vissuti e oggi come sta?
-Sono stati 50 giorni pesanti; ho passato 18 giorni in ospedale, alcuni dei quali in condizioni gravi. Vi sono stati dei momenti in cui pensavo di non farcela e poi pian piano è cominciato il miglioramento fino alle mie dimissioni. Il ritorno a casa di mia figlia ha rappresentato un momento di forte emozione; potevamo finalmente stare insieme. La quarantena è stata però lunga, appunto 50 giorni, sembrava non dovesse finire mai. Ho continuato a seguire le vicende amministrative, rimanendo in contatto con il Vicesindaco e gli altri amministratori e a dare loro indicazioni e consigli.
Oggi qual è la situazione epidemica di Casal di Principe?
-Attualmente la situazione epidemica è grave: oltre 300 casi positivi, sono un numero enorme, destinato purtroppo ad aumentare, anche se in qualche giornata sembrano diminuire ma è solo perché ci sono i guariti che pesano sul conto totale.
Con questi numeri ovviamente tutto diventa più difficile, dai tamponi e le cure a domicilio ai ricoveri; sono ormai molti giorni che continuano ad arrivarmi telefonate, messaggi su Whatsapp o su messenger, di cittadini disperati, o perché in attesa di poter effettuare un tampone da molti giorni o per confermare il sospetto di Covid-19 o per verificare l’avvenuta guarigione. Sono in continuo contatto con i vertici dell’azienda sanitaria per tentare di dare una risposta ai tanti cittadini che si rivolgono a me. Purtroppo, non è facile, il sistema sanitario è in grande difficoltà. Abbiamo chiesto un potenziamento del personale e dei servizi, mettendo anche a disposizione nostri volontari, ma anche questo sembra difficile perché andrebbero prima formati e, in questa fase, chi dovrebbe formare ovvero il personale dell’ASL è impegnato a fare altro.
Durante la quarantena ci sono state diverse iniziative messe in campo da associazioni e dal comune stesso per aiutare le famiglie in difficoltà, come nel caso dei pacchi con i beni di prima necessità consegnati dalla CRI e dalla protezione civile, la donazione di uova di Pasqua ai bambini delle famiglie in difficoltà.
Attualmente che tipo di intervento è previsto da parte dell’amministrazione per aiutare le famiglie in situazione di bisogno?
-Stiamo cercando di riorganizzare le iniziative che avevamo già messo in campo in primavera, in collaborazione con la Croce Rossa, la Caritas e la Protezione Civile. Bisognerà riprendere la spesa solidale e i servizi di aiuto per chi non può uscire per comprarsi il necessario.
Crede che l’ultimo DPCM e le disposizioni regionali siano sufficienti?
Penso che si vada troppo lentamente verso azioni restrittive. So bene le conseguenze economiche di una nuova chiusura totale ma il governo dovrebbe prevedere da subito aiuti consistenti all’economia, a tutti coloro che già ora soffrono per le difficoltà dell’apparato produttivo e poi prevedere un blocco per almeno 3 settimane, per cercare di rallentare la diffusione epidemica.
Con questo nuovo lockdown aumenteranno i ” poveri ” di Casal di Principe?
-Di sicuro. La nostra economia locale già da tempo sta soffrendo per questa situazione pandemica; molti commercianti, artigiani, esercenti vari hanno subito notevoli danni dal primo lockdown. Un altro blocco totale oggi di sicuro comporterà una definitiva crisi di molte attività, ecco perché dicevo che lo Stato dovrebbe da subito prevedere un sostegno all’economia.
Qual è la situazione delle scuole comunali?
-Per le scuole abbiamo fatto investimenti importanti; in previsione della riapertura e per garantire tutti i dispositivi di sicurezza e distanziamento. Durante i mesi estivi abbiamo portato avanti interventi importanti, riuscendo a recuperare spazi ed aule. Purtroppo, l’impegno e gli investimenti, allo stato attuale, sembrerebbero inutili visto che la Regione ha deciso la chiusura di tutte le scuole. Ritengo, però, che quanto realizzato in tempi record sarà comunque utile quando tutto riprenderà nella normalità. Nel frattempo, continuiamo nella programmazione di altri interventi per rendere sempre di più le nostre scuole sicure e degne di un paese civile.
Cosa la preoccupa maggiormente per il prossimo futuro?
-Mi preoccupa la situazione assistenziale; ho paura che il numero elevato di contagi provochi un aumento dei casi sintomatici gravi in una situazione di paralisi del sistema sanitario. Difficoltà alla cura domiciliare è già stata registrata in queste ultime settimane, insieme ad una carenza di posti letto in ospedale, con il rischio che molti potrebbero non essere curati in modo adeguato.
Qual è l’appello che rivolge alla popolazione, in particolare ai giovani?
-Ai cittadini continuo a chiedere quello che chiedo da molto tempo: senso di responsabilità, comportamenti adeguati. Faccio presente che il sottoscritto è sempre stato molto attento ad usare la mascherina, il distanziamento ecc, eppure, è bastato un momento di abbassamento della guardia per prendere il virus. Questo significa che bisogna essere maniacali nel rispetto delle norme consigliate dagli esperti. Mascherina sempre, se si vuole fumare, lo si faccia a distanza degli altri e all’aperto; per prendere un caffè è necessario farlo restando a più di un metro dal vicino e senza trattenersi molto nei locali chiusi; lavare spesso le mani prima di entrare in un locale pubblico e dopo, appena rientrati a casa. È importante cambiare spesso la mascherina. Se facciamo tutti tutto questo abbiamo la possibilità di rallentare la trasmissione dell’infezione, e potremo salvare la vita di qualcuno.
Sindaco noi di CasaleLab la ringraziamo per la disponibilità in un momento così complicato e impegnativo, ci auspichiamo che il suo appello venga recepito dalla popolazione e a lei va il nostro in bocca al lupo per la gestione di questa emergenza nel migliore dei modi.