Il problema della siccità è un argomento attualissimo, che cerchiamo di analizzare su Fact News seguendo il fil rouge delle ultime uscite del nostro magazine: il macro-tema della questione ambientale. Trattando spesso di tali problematiche, ad un certo punto, si arriva alla costatazione che non è possibile non tenere conto di quanto il cambiamento climatico abbia condizionato il mondo attorno a noi, in modo incontrastato e inesorabile. Pertanto, il tema finisce sul tavolo delle discussioni dei Governi, suscitando non poca apprensione soprattutto nelle categorie di riferimento, che fanno di una risorsa come l’acqua un vero e proprio patrimonio da tutelare, sempre più prezioso.
Se gli effetti della siccità si traducono in mancanza di piogge e di neve, questo innesca una catena che si riversa sulla fauna, sulla flora, sull’agricoltura e gli allevamenti facendo scaturire miliardi di euro di danni per i sistemi economici, ma non solo, anche danni sociali e ambientali che si ripercuotono in tutti i Paesi del mondo. Il danno sociale è visibile quando la siccità si tramuta in mancanza di cibo ed acqua, generando automaticamente anche disordine sociale; i danni ambientali, invece, si verificano perché siccità vuol dire mancanza di pioggia ma questo non aiuta ad abbassare il rischio di alluvioni e frane; la mancanza di acqua non aiuta la produzione di energia elettrica, anzi, provoca un aumento degli incendi.
I dati sulla siccità di quest’anno, solamente in Italia fanno già abbastanza riflettere: solo nel periodo che va da inizio dicembre a fine febbraio l’Italia ha ricevuto l’80% di pioggia e il 60% di neve in meno rispetto alla media stagionale. Arterie fluviali come il Po e i suoi affluenti, nel cui bacino si costruisce il 40% del Pil nazionale, hanno registrato i livelli più bassi degli ultimi trent’anni. Ciò vuol dire che in Italia, per la prima volta, la carenza d’acqua si è resa evidente già a inizio primavera, dato drammatico se pensiamo che solitamente tale livello si raggiunge nel mese di agosto. I rischi legati alla siccità, soprattutto nel periodo invernale, sono particolarmente gravi, in quanto, in tale periodo i terreni e le falde acquifere devono essere riforniti di acqua, così da affrontare al meglio la mancanza di piogge e il caldo in estate. Se questo non accade il pericolo maggiore è rappresentato dall’aumento vertiginoso degli incendi boschivi. Incendi che contribuiscono a rendere tutto più gravoso in quanto l’agricoltura tradizionale subisce lunghe fasi di stallo. Tutto questo andrebbe affrontato, innanzitutto, rafforzando la rete idrica nel nostro paese in particolar modo nel Sud Italia. Riqualificazione che comporterebbe un minor spreco d’acqua, visto che adesso in Italia si perdono in media 41,4 litri d’acqua ogni 100 immessi nelle reti di distribuzione; in alcune regioni meridionali, addirittura, si tocca anche il 70% di perdita d’acqua. La mancanza di manutenzione delle reti idriche è il grande imputato in questo processo, con la conseguenza che gli sprechi giungono a soglie inaccettabili in un’era in cui questo prezioso bene, nel nostro paese e nel mondo intero, si appresta a divenire sempre più ricercato. Le possibili soluzioni in realtà sono molteplici ma andrebbero applicate urgentemente. Innanzitutto, è necessario aumentare gli sforzi per contenere il riscaldamento globale e i suoi effetti, perché le modifiche nei cicli di precipitazione causati dalla crisi climatica sono certamente tra le prime cause della siccità. A valle, però, è necessario anche rivedere i sistemi di approvvigionamento delle acque. Secondo l’Onu, infatti, l’uso intensivo e inefficiente della risorsa per l’agricoltura intensiva e l’allevamento, il degrado della terra attraverso l’uso di pesticidi e fertilizzanti e la deforestazione sono tra i principali problemi da affrontare in fretta. È chiaro, infatti, che se si ha realmente intenzione di prevenire la siccità l’esigenza è riformare e regolamentare i metodi e i comportamenti di estrazione, stoccaggio, uso e distribuzione dell’acqua prima che sia troppo tardi. È possibile ricorrere a vari semplici metodi per sprecare meno acqua possibile, adottando comportamenti responsabili, ecco alcuni consigli utili:
1) CHIUDI SEMPRE L’ACQUA QUANDO NON SERVE (AD ESEMPIO, MENTRE LAVI I DENTI)
Può sembrare banale, ma il risparmio dell’acqua passa proprio attraverso questi piccoli gesti. Chiudere l’acqua mentre ci insaponiamo i capelli, facciamo la barba o laviamo i denti.
Invece, per risciacquare il rasoio mentre ci radiamo, si potrebbe riempire prima il lavandino con poca acqua. In questo modo è possibile risparmiare dagli 8 ai 10 litri d’acqua al minuto.
2) FAI LA DOCCIA
Scegliere la doccia invece del bagno in vasca farà abbassare i consumi del 75%!
Ricordiamo sempre però di chiudere il soffione mentre ci stiamo insaponando.
3) INSTALLA IL FRANGIGETTO SUI RUBINETTI
Questa è una delle idee per risparmiare acqua in modo semplice ed efficace. Tale soluzione garantisce un risparmio idrico fino al 50%: per una famiglia di tre persone vuol dire 6mila litri di acqua in meno all’anno. Installare un piccolo miscelatore sul rubinetto consente di mescolare l’aria e l’acqua in modo facile e veloce.
4) RIUTILIZZA L’ACQUA OGNI VOLTA CHE PUOI
I nostri condizionatori producono sempre della condensa e questa può essere utilizzata per lavare i pavimenti. L’acqua invece che avanza dal lavaggio delle verdure può esserti utile per innaffiare le piante in balcone.
5) ATTENZIONE ALLO SCARICO DEL WC
Uno dei modi per risparmiare l’acqua è proprio controllare i consumi dello scarico. Può essere utile, infatti, installare una cassetta a doppia pulsantiera per selezionare la quantità d’acqua di cui si necessita davvero. Chi non può affrontare questo cambiamento può inserire nella cassetta una bottiglia piena d’acqua, riducendo così sia la capienza che il volume d’acqua scaricato.
6) ATTENZIONE ALLE PERDITE
Un erogatore che funziona male può essere la causa di un silenzioso e continuo spreco d’acqua. Ciò può portare a consumarne fino a 2mila litri all’anno. Anche lo scarico del wc può avere dei difetti e perdere acqua. In questi casi, è importante chiamare subito un idraulico per un controllo e chiedere la sostituzione dei pezzi che non funzionano più.
7) LAVAGGI PIÙ BREVI
Ogni volta che facciamo una doccia consumiamo dai 6 ai 12 litri d’acqua al minuto, in base al modello che abbiamo in casa. Partire da qui per diminuire i consumi e gli sprechi ci farà risparmiare parecchio in bolletta.
8) LAVA LE VERDURE DENTRO UN CONTENITORE
Invece di usare l’acqua corrente, può essere utile riempire un contenitore con il minimo quantitativo necessario e lavare verdure e stoviglie lì dentro. Un’altra idea potrebbe essere quella di riutilizzare l’acqua di cottura proprio per sciacquare piatti e padelle. Il pianeta ci ringrazierà!
9) USA GLI ELETTRODOMESTICI CON INTELLIGENZA
Per avere il massimo dell’efficienza e del risparmio, ricordiamoci sempre di riempire a massimo carico lavatrice e asciugatrice e di selezionare la modalità eco. Questi elettrodomestici consumano in media tra gli 80 e i 120 l’acqua per ogni lavaggio. Usiamoli in modo efficiente ed otterremo risultati davvero soddisfacenti.
10) RACCOGLI L’ACQUA MENTRE SI SCALDA
Capita spesso di far scorrere il rubinetto in attesa dell’acqua calda. Da oggi iniziamo a raccogliere quella fredda che esce e utilizziamola per lavare i pavimenti, innaffiare le piante o per qualsiasi altra faccenda di casa.
L’acqua è un bene prezioso. Cambiamo le nostre abitudini quotidiane e iniziamo a risparmiarla. In questo modo potremo ridurre i costi della bolletta di casa e preservare l’ambiente che ci ospita!