A cura di Annachiara Zara
“Mangiavo sempre meno, ma ogni mattina salivo sulla bilancia e non andavo bene” L’allenatrice mi ripeteva ogni giorno “vergognati”, “mangia di meno”, “come fai a vederti allo specchio?”. Mi pesavo 15 volte al giorno, il lassativo mi disidratava e non mangiando, non avevo più forze”.
Questa è la storia di una ex atleta della nazionale italiana di ginnastica ritmica che ha denunciato le violenze psicologiche subite a cui hanno fatto seguito testimonianze di altre atlete la cui colpa era di “non essere abbastanza magre” per il loro mondo, che hanno provato cosa significa vivere con un disturbo alimentare. La storia di queste atlete rispecchia la storia di molti ragazzi, in particolare adolescenti, che si ritrovano giorno dopo giorno a convivere con i disordini alimentari, che si guardano allo specchio e non accettano ciò che vedono, perché magari “diverso” dai canoni sociali.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono disordini psichici caratterizzati da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo, secondo il DSM V (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders) comprendono: Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, Binge eating disorders, pica, disturbo da ruminazione e disturbo evitante/restrittivo.
L’Anoressia Nervosa è un disturbo caratterizzato dalla restrizione delle calorie assunte con la dieta , legata alla costante paura di prendere peso, con la messa in pratica di condotte di eliminazione del cibo ingerito quali autoinduzione del vomito o utilizzo di lassativi o diuretici che portano al raggiungimento di un peso corporeo significativamente basso. Tipica è l’alterazione del modo in cui viene vissuto il proprio peso o la forma del proprio corpo. “Credevo davvero di essere grassa e brutta”. Ha inizio, in genere, in coincidenza con una dieta che genera euforia per il calo ponderale raggiunto a cui segue la fase di “Luna di miele”, caratterizzata da un sentimento di onnipotenza legato alla capacità di controllare la fame e a partire dalla quale si stabiliscono dei regimi alimentari sempre più rigidi.
L’anoressia Nervosa esordisce, nella maggior parte dei casi, tra i 15 e i 19 anni con prevalenza nel sesso femminile. mento alimentare che si caratterizza per la scarsità di cibo mangiato e/o il rifiuto di consumare certi alimenti. Non comprende la percezione di un’immagine distorta del corpo (come si verifica nell’anoressia nervosa) o la preoccupazione per l’immagine corporea (come nella bulimia nervosa).
La Bulimia Nervosa è un disturbo caratterizzato da frequenti episodi di abbuffate in cui si arriva a mangiare, in un determinato periodo di tempo, una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte delle persone assumerebbe nello stesso tempo e si ha la sensazione di perdere il controllo durante l’episodio. Alle abbuffate seguono ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso: vomito autoindotto, uso di lassativi, eccessiva attività fisica o digiuno prolungato; i livelli di autostima sono fortemente influenzati dalla forma e dal peso del corpo. A differenza dell’anoressia ha una preferenza meno spiccata per il sesso femminile e il peso corporeo varia da una condizione di sovrappeso a quella di sottopeso.
Il binge disorder è caratterizzato da ricorrenti episodi di abbuffata con le stesse caratteristiche di quelli della bulimia a cui si associano tre o più dei seguenti aspetti: mangiare molto più rapidamente del normale; mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni; mangiare grandi quantitativi anche senza sentirsi affamati; mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando; sentirsi disgustati di sé, depressi o in colpa dopo l’episodio. Questo disordine, inoltre, è caratterizzato da un profondo disagio riguardo alle abbuffate a cui non seguono condotte compensatorie inappropriate. A differenza degli altri due, può insorgere a qualsiasi età.
Pica è un Dca caratterizzato dal mangiare regolarmente cose non commestibili che non provocano danni ma che possono provocare complicanze quali occlusioni intestinali o intossicazione da piombo. Il disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo è un disturbo del comportaCome affrontare un DCA? Sicuramente il primo passo sta nell’accettare e riconoscere il disordine e nell’avere la consapevolezza e il coraggio di chiedere aiuto. L’approccio terapeutico a questi disturbi è di tipo multidisciplinare-integrato con combinazione di psicoterapia individuale/ familiare ; psicofarmaci, valutazione dello stato nutrizionale e terapia delle complicanze della malnutrizione quali alterazioni cardiovascolari, gastrointestinali, ossee, metaboliche, endocrine e cutanee.
Di notevole importanza sono le testimonianze di personaggi come atleti, inf luencer e altri che con le loro storie rappresentano esempi per i giovani ragazzi che ,rispecchiandosi in loro, trovano il coraggio di reagire e riprendere in mano la loro vita. Per sensibilizzare la popolazione sull’argomento sono state istituite la Giornata Mondiale del Fiocchetto Lilla che si celebra il giorno 15 Marzo e la World Eating Disorders Action Day celebrata il 2 giugno , giornate in cui più che mai si sottolinea l’importanza dei DCA, a cui spesso non viene data la giusta importanza e dignità ma che interessano un numero sempre maggiore di giovani, con notevole aumento delle diagnosi nel periodo post-pandemia.