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Situato a ridosso delle catene montuose del casertano, il borgo di San Felice rappresenta uno dei più importanti esempi di borgo medievale della zona. Sono presenti una serie di torri di avvistamento lungo tutta la cinta muraria dell’area ed un castello fortificato nella zona centrale dell’altura. L’origine di questo insediamento risale senza alcun dubbio al Medioevo e fu sicuramente abitato sin dall’epoca dei Sanniti. Le prime notizie documentate relative all’esistenza di un borgo fortificato sulla cima dell’omonima villa si hanno nel 1117. In un documento antecedente dell’anno 928 è scritto ” […] intra fines castri Sancti Felicis”, con un chiaro riferimento ad una donazione nella quale viene menzionato il castello di San Felice. Il borgo è menzionato in molti altri documenti. Nel 1269, metà del castello era di proprietà di Costanza di Sanfelice e, successivamente nel 1404, Paride di Sanfelice, Cameriere e Familiare di re Carlo III di Durazzo che, nominato viceré e capitano generale di Terra di Lavoro e del Contado di Molise, acquistò da re Ladislao il castello di San Felice, antico dominio della sua famiglia. I Sanfelice detennero nuovamente il feudo fino al 1584 fino a quando fu acquistato da Pietro Migliaccio, al quale nel 1590 successero il figlio Giovanvincenzo e il nipote Francesco.
Testo a cura di Felicia Di Girolamo
Fotografie di Mariano De Angelis
Bibliografia
De Angelis, M. (2020). Documentare fotografando. Architetture spesso “dimenticate” in Terra di Lavoro.
Napoli: la scuola di Pitagora editrice